valutazione arte orientale roma

Valutazione Arte Orientale

Valutazione Arte Orientale a Roma: un viaggio tra le Dinastie Cinesi e la millenaria tradizione della ceramica

Antiquariato Parioli tra i primi a Roma nel settore è un punto di riferimento per valutazione Arte Orientale e la compravendita di preziosi oggetti di arte a Roma, con una particolare attenzione alle ceramiche cinesi.

La passione per l’arte orientale ci permette di offrire una valutazione accurata e dettagliata, grazie a un team di esperti con una profonda conoscenza delle dinastie che hanno segnato la storia della Cina.

La tradizione millenaria delle ceramiche Cinesi

Le ceramiche Cinesi vantano una tradizione millenaria che affonda le radici nel periodo neolitico, ma è durante le grandi dinastie imperiali che questa forma d’arte ha raggiunto il suo massimo splendore.

Le ceramiche Cinesi sono rinomate per la loro bellezza, qualità e tecnica artistica, che le hanno rese tra le più preziose e ricercate opere d’arte al mondo. Il valore storico e artistico di questi pezzi è inestimabile, e ogni esemplare racconta una storia affascinante che si intreccia con la cultura e le tradizioni della Cina antica.

Le Dinastie Cinesi: Yuan, Ming e Qing

Tra le dinastie che hanno maggiormente influenzato la produzione di ceramica, spiccano quelle Yuan, Ming e Qing, periodi di grande innovazione e raffinatezza artistica. 

In questo contesto Antiquariato Parioli valuta, vende e compra opere d’arte orientale, offrendo competenza e passione nel trattare preziosi manufatti di queste antiche civiltà.

Rara coppa biansata in giada bianca con coperchio poggiante su tre piedi a cane di Pho, Cina, Dinastia Qing, XIX secolo

Elenco cronologico di tutte le dinastie cinesi:

Tre Augusti e Cinque Imperatori (prima del 2070 a.C., 628 anni) Periodo mitico della storia cinese, che racconta di sovrani leggendari dediti alla civilizzazione della Cina. Questi antichi leader avrebbero insegnato l’agricoltura, l’allevamento e i primi rudimenti di organizzazione sociale.

Dinastia Xià (2100 a.C. — 1600 a.C., 470 anni) Considerata la prima dinastia nella storia cinese, benché la sua esistenza storica sia dibattuta. Associata alla nascita delle prime strutture statali e al controllo delle acque tramite canali e dighe.
Dinastia Shang (1600 a.C. — 1046 a.C., 554 anni) La prima dinastia per cui esistono prove scritte, caratterizzata da una forte tradizione religiosa e da pratiche di divinazione tramite ossa oracolari. È nota per l’avanzamento nelle arti, la bronzistica e la scrittura.

Dinastia Zhou occidentale (1046 a.C. — 771 a.C., 275 anni)
Introduzione del “Mandato del Cielo” come giustificazione divina per il potere dei sovrani. Questo periodo vede la diffusione del feudalesimo in Cina e l’espansione culturale.

Dinastia Zhou orientale (770 a.C. — 256 a.C., 514 anni)
Periodo segnato da conflitti interni (Primavere e Autunni e Stati Combattenti) ma anche da fioriture intellettuali, tra cui Confucianesimo, Taoismo e Legalismo.

Dinastia Qin (221 a.C. — 206 a.C., 15 anni)
Breve ma fondamentale, unificò la Cina per la prima volta. Il suo sovrano, Qin Shi Huangdi, è noto per aver standardizzato la scrittura e costruito la Grande Muraglia.

Dinastia Han occidentale (206 a.C. — 9 d.C., 215 anni) Consolidò l’impero unificato e stabilì la Via della Seta, promuovendo scambi con l’Occidente. La cultura confuciana divenne la base dell’amministrazione statale.
Dinastia Xin (9 d.C. — 23 d.C., 14 anni) Breve intermezzo tra le due fasi della dinastia Han, sotto Wang Mang. Tentò riforme agrarie e sociali radicali, ma il malcontento portò alla sua caduta.
Dinastia Han orientale (25 d.C. — 220 d.C., 195 anni) Ristabilita dopo la Dinastia Xin, consolidò l’espansione territoriale e culturale dell’impero. La dinastia si concluse con disordini interni e frammentazioni.
Tre Regni (220 d.C. — 265 d.C., 45 anni) Periodo di divisione e guerra civile, famoso nella storia e nella letteratura cinese. Tre potenti regni combatterono per la supremazia: Wei, Shu e Wu.
Dinastia Jin occidentale (265 d.C. — 317 d.C., 52 anni) Unificò brevemente la Cina dopo i Tre Regni, ma fu instabile e si concluse con l’invasione da parte di popoli nomadi del nord.
Dinastia Jin orientale (317 d.C. — 420 d.C., 103 anni) Fondata nel sud dopo la caduta del Jin occidentale, riuscì a mantenere un controllo parziale del territorio cinese durante le invasioni del nord.
Dinastie del Nord e del Sud (420 d.C. — 589 d.C., 169 anni) Un periodo di divisione tra stati rivali a nord e sud del fiume Yangtze, con culture divergenti e continui conflitti.
Dinastia Sui (581 d.C. — 618 d.C., 37 anni) Riuscì a riunificare la Cina dopo oltre tre secoli di divisioni. Importanti opere pubbliche furono intraprese, tra cui la costruzione del Gran Canale.

Dinastia Tang (618 d.C. — 907 d.C., 289 anni)
Età dell’oro della cultura cinese. Fiorirono le arti, la poesia e il commercio lungo la Via della Seta. La dinastia fu segnata anche da una forte espansione territoriale.

Cinque Dinastie e Dieci Regni (907 d.C. — 960 d.C., 53 anni) Periodo di frammentazione politica e instabilità, con brevi dinastie al nord e regni indipendenti al sud.
Dinastia Song del Nord (960 d.C. — 1127 d.C., 167 anni) Periodo di prosperità economica, innovazione tecnologica e avanzamenti culturali, ma vulnerabile a invasioni esterne.
Dinastia Song del Sud (1127 d.C. — 1279 d.C., 152 anni) La corte Song si spostò a sud dopo la perdita del nord alla dinastia Jin. Continuò il progresso culturale e commerciale, ma fu infine conquistata dai Mongoli.
Dinastia Liao (916 d.C. — 1125 d.C., 209 anni) Fondata dai Khitan, dominava gran parte del nord della Cina e della Mongolia, con una cultura ibrida tra nomadi e agricoltori.
Dinastia Jīn (1125 d.C. — 1234 d.C., 109 anni) Fondata dai Jurchen, invase il nord della Cina, costringendo la dinastia Song a ritirarsi nel sud.

Dinastia Yuan (1271 d.C. — 1368 d.C., 97 anni)
Fondata dai Mongoli sotto Kublai Khan, fu la prima dinastia straniera a governare tutta la Cina. Importante per la sua apertura agli scambi internazionali.

Dinastia Ming (1368 d.C. — 1644 d.C., 276 anni)
Conosciuta per il consolidamento del potere centrale e per l’inizio della costruzione della Grande Muraglia nella sua forma attuale. La dinastia fu anche segnata dall’espansione commerciale e artistica.

Dinastia Qing (1644 d.C. — 1912 d.C., 268 anni) Fondata dai Manciù, fu l’ultima dinastia imperiale cinese. Il periodo Qing vide una grande espansione territoriale, ma anche il declino sotto la pressione delle potenze occidentali e delle rivolte interne.
Vaso a doppio corpo in porcellana a smalti policromi con ramo fiorito ed iscrizioni, Cina, Dinastia Qing, XIX secolo

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Le dinastie Yuan, Ming e Qing sono celebri per la loro produzione di ceramiche, che rappresentano alcune delle più raffinate e influenti nella storia dell’arte cinese. Antiquariato Parioli offre una profonda conoscenza di questi capolavori e propone valutazioni esperte. Ecco un focus sulle principali caratteristiche artistiche delle ceramiche di questi periodi:

Dinastia Yuan (1271 d.C. — 1368 d.C.)

La dinastia Yuan, fondata dai Mongoli, segnò un’epoca di transizione importante nella produzione ceramica cinese. Le ceramiche di questo periodo sono particolarmente conosciute per lo sviluppo e la diffusione della porcellana blu e bianca, che diventerà un marchio distintivo della Cina nei secoli successivi.

Porcellana blu e bianca: Durante la dinastia Yuan, si iniziò a utilizzare ossidi di cobalto importati dal Medio Oriente per creare decorazioni blu su porcellana bianca. Questi motivi, spesso ispirati alla natura, includevano draghi, fiori di loto e arabeschi.

Sperimentazione: Il periodo Yuan è caratterizzato da una certa sperimentazione nelle forme e nei decori, mescolando influenze straniere e tradizioni cinesi. Le decorazioni tendevano a essere più libere e audaci rispetto alle epoche precedenti.

Jingdezhen: Questa città divenne il principale centro di produzione della porcellana, un ruolo che manterrà per secoli. Le fornaci di Jingdezhen perfezionarono la tecnica della porcellana bianca e blu durante la dinastia Yuan.

Dinastia Ming (1368 d.C. — 1644 d.C.)

La dinastia Ming rappresentò un’età dell’oro per la ceramica cinese, con un’elevata raffinatezza artistica e una grande diffusione internazionale. Questo periodo è particolarmente noto per la produzione di porcellane di altissima qualità.

Porcellana bianca e blu: La produzione della porcellana bianca e blu fiorì ulteriormente durante la dinastia Ming, raggiungendo il suo apice. Le decorazioni diventarono più precise e dettagliate, con temi che andavano dalle scene di vita quotidiana ai motivi animali e floreali. La qualità delle porcellane Ming è considerata insuperata.

Policromia: Oltre al blu e bianco, la dinastia Ming vide lo sviluppo di porcellane policrome, come le famose “Wucai” (cinque colori) e le “Doucai”, caratterizzate da una combinazione di colori vivaci e decorazioni elaborate.

Motivi e forme: Le ceramiche Ming presentano una grande varietà di forme, tra cui vasi, piatti e ciotole. I motivi tipici includevano paesaggi, figure umane, draghi e motivi simbolici come fenici e fiori di loto.

Influenza internazionale: Le porcellane Ming furono esportate in tutto il mondo, particolarmente in Europa e Medio Oriente, influenzando le tecniche di produzione ceramica in altre culture.

Dinastia Qing (1644 d.C. — 1912 d.C.)

La dinastia Qing, governata dai Manciù, segnò l’apice della perfezione tecnica nella produzione ceramica, con una varietà incredibile di stili e innovazioni artistiche. Le ceramiche Qing sono celebrate per la loro straordinaria raffinatezza e complessità.

Famiglia Rosa (“Fencai” o “Yangcai”): Introdotta nel XVIII secolo, questa tecnica impiegava smalti in delicate tonalità pastello (specialmente rosa), creando pezzi con decorazioni di grande finezza e vivacità. Spesso i motivi rappresentavano scene della vita di corte, fiori e uccelli.

Famiglia Verde (“Lücai”): Un’altra importante innovazione fu la Famiglia Verde, caratterizzata da smalti verdi traslucidi su disegni vivaci. Questa tecnica era molto popolare sotto l’imperatore Kangxi.

Porcellana monocroma: Durante la dinastia Qing, vennero prodotte porcellane monocrome di straordinaria bellezza, in colori come rosso sangue di bue, blu celadon e bianco neve, dimostrando un controllo tecnico eccezionale sulla cottura e la colorazione.

Evoluzione tecnica: Le fornaci di Jingdezhen continuarono a essere il centro della produzione, perfezionando le tecniche di smaltatura e decorazione. Durante il regno di Qianlong (1735–1796), in particolare, la ceramica Qing raggiunse un livello straordinario di complessità tecnica e decorativa.

Forme e decori: I pezzi Qing variavano dalle forme tradizionali cinesi a forme più sperimentali, con l’aggiunta di decori dorati e disegni più intricati, ispirati a motivi sia cinesi che occidentali.

La fiasca della luna di forma ottagonale ha una riserva centrale che contiene una coppia di quaglie stupendamente dipinte in maniera molto dettagliata: sono raffigurate in piedi tra steli di miglio e rami di astro sporgenti dal terreno su una collina erbosa. Sul retro vi sono due oche squisitamente dipinte, una in volo e l’altra in piedi tra canne e rami di ibisco che guarda verso l’alto. Un bordo con decoro di crisantemo stilizzato incornicia le scene e i lati sfaccettati sono decorati analogamente con un complesso gruppo floreale verticale che si interrompe alla spalla del vaso incontrando una coppia di anse a guisa di scroll. Le anse collegano il collo cilindrico che presenta una decorazione con scorrimento a crisantemo sotto una larga fascia a chiave greca. La base è finemente traforata in legno di zitan. É estremamente difficile trovare grandi vasi appartenenti al periodo Yongzheng, soprattutto con una forma ottagonale. Questa forma di fiasca della luna pare essere unica e parte della ceramica più innovativa del periodo Qing. Il processo di cottura del vaso deve essere stato complicato per via della sua forma ampia e bulbosa e ciò potrebbe spiegarne la rarità. Un solo oggetto comparabile è comparso sul mercato a Christie’s Hong Kong, il 2 Dicembre 2010. Un altro simile esempio si trova nel National Palace Museum di Taipei, ed è illustrato nel Catalogo della Mostra speciale di K’ang-hsi, Yung-Cheng e Ch’ien-Lung porcellane della dinastia Ch’ing nel National Palace Museum, Taipei, 1986, pag. 67, no. 30; presente anche nella mostra Fortuna, lunga vita, salute e pace: una mostra speciale di Porcellane con disegni di buon auspicio, 1995, pp 172-3, pl. 94. Il disegno delle due riserve deriva da un concetto tipico pittorico Ming, 1500 circa, con lo stile “fiori e uccelli” che era parte della collezione imperiale Qing. Questo genere, di tradizione Song, durante il periodo Ming diventò popolare ed è stato propagato da noti artisti di corte come Lin Liang (attivo 1417- 1780) e Lu Ji (1488-1505). Questi artisti si esprimevano con lo stesso soggetto ma avevano il proprio stile distintivo di pittura. Osservando le pennellate delicate della fiasca della luna si potrebbe considerare un opera connessa ai lavori di Lu Ji. Lo scroll “Airone e Ibiscus”, parte della mostra Possedere il Passato – Te- sori dal Museo Nazionale Palazzo, Metropolitan Museum, New York, 1996, pag. 359, pl. 177, può essere usato come paragone. Vi è una composizione di uccelli dipinti su uno scroll conservato al National Palace Museum che può essere paragonato a questa fiasca della luna: rappresenta una gazza con il becco aperto che guarda il compagno che vola sopra di lei, riflettendo chiaramente il disegno dell’oca la quale, anche qui, ha la testa girata rivolta al compagno nel cielo. Durante il periodo Yongzheng il tema degli “uccelli nel paesaggio” sembra essere popolare. Un soggetto comparabile è comparso durante un’asta a Christie’s Hong Kong il 31 Maggio 2010, su un paio di vasi Yongzheng imperiali di Pechino. La popolarità del tema delle oche può essere spiegata dalla simbologia connessa al soggetto. Siccome le oche sono compagne per la vita sono frequentemente associate ai matrimoni; sono anche considerate come portatrici di buoni auspici. Inoltre nel Liji, Libro dei Riti, si menzionano le oche che arrivavano come ospiti per l’autunno, associandole alla longevità. L’oca selvatica suggerisce la frase fei hong yannian: “possa l’oca selvatica in volo allungare i tuoi anni”. Il posizionamento anche ha più significati: le oche volanti rappresentano il “sopra” e le oche in piedi il “sotto”, questi sug- geriscono la frase huanle tian shangxia “la felicità nell’universo” e l’universo è rappresentato dal “paradiso sopra e sotto”. Altrettanto le quaglie hanno un significato importante: nonostante la taglia piccola sono conosciute per il loro coraggio e la parola cinese per quaglia, an, fornisce un omofono per la parola pace mentre shuang’an è usata come rafforzativo per una “doppia pace”, una coppia di quaglie.

Sintesi delle Innovazioni nella Ceramica Cinese: Dinastie Yuan, Ming e Qing

Yuan: Introduzione e diffusione della porcellana blu e bianca, con forme e decorazioni più audaci.

Ming: Apice della porcellana blu e bianca, sviluppo di porcellane policrome e grande diffusione internazionale.

Qing: Raffinatezza tecnica, con l’introduzione di nuovi smalti (Famiglia Rosa e Verde), porcellane monocrome e una vasta gamma di forme decorative.

Questi tre periodi segnano i momenti più importanti della produzione ceramica cinese, influenzando l’arte mondiale e definendo lo standard della porcellana per secoli.

A RARE UNDERGLAZE-RED ‘PEONY SCROLL’ BOTTLE VASE, YUHUCHUNPING MING DYNASTY, HONGWU PERIOD

porcelain
Height: 13 1/4 inches
33.7 cm
of elegant pear shape rising from a low foot to a voluminous curved body and a tapered neck surmounted by a flared rim, freely painted in greyish tones of underglaze copper red with four large peony blooms borne on a broad continuous scroll, the flowers wreathed by attendant buds and characteristic serrated leaves, all between a band of petal lappets containing cloud motifs around the base and a collar of pendent veined trefoils collaring the shoulder, the neck further decorated with a floral scroll and a row of upright overlapping plantains divided by a border of key-fret within double lines, the inner mouthrim and the foot encircled with key-fret, the base and inner foot glazed

Description
porcelain
Height: 12 inches
30.4 cm
of ovoid form, well potted with gently rounded sides rising to high shoulders and a straight neck, delicately painted around the exterior in shaded tones of cobalt with a continuous scene of the ‘Hundred Boys’ at play set in a lakeside garden beneath tall pine bearing clusters of needles, leafy bamboos and blossoming peony trees, with further lotus flowers drifting on the rippling lake, the boys playing with puppets, crickets, lanterns, dragon flies, riding a hobby horse and lighting firecrackers, all under scrolling clouds drapping the shoulder, the neck encircled by a chain of interlinked ruyi heads and diamonds, the base inscribed in underglaze blue with a six-character reign mark within double circles, wood cover

Valutazione Professionale e Affidabile

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