Emilio Scanavino
Emilio Scanavino nasce a Genova il 28 febbraio 1930, da Sebastiano Scanavino e Maria Felicina Sterla. L’infanzia di Scanavino è segnata dalle difficoltà del padre, perseguitato politico, che limita la sua libertà di gioco. Così, trascorre gran parte del tempo sul terrazzo di casa, costruendo piccoli giochi di carta e lanciandoli ai bambini del quartiere, mentre trova compagnia nei colombi della colombaia familiare. Questa passione per i colombi lo accompagnerà per tutta la vita, fino a portarlo a collezionare “colombi viaggiatori” in Belgio e in altre città europee.
Nel 1934, Scanavino frequenta la scuola magistrale di Genova con risultati mediocri. Il padre, desideroso di infondergli disciplina, propone di farlo imbarcare su un cargo come mozzo, ma Emilio esprime il desiderio di iscriversi al Liceo Artistico di Genova. Questo cambiamento rivela e sviluppa le sue inclinazioni artistiche e lo avvicina a poeti e scrittori come Guillaume Apollinaire e Federico García Lorca. Nel 1946 sposa Giorgina Graglia.
Carriera Artistica
1942-43
Nel giugno del 1942, Scanavino si diploma e inaugura la sua prima mostra personale alla Galleria Romano di Genova. Si iscrive alla Facoltà di Architettura dell’Università di Milano, ma l’8 settembre 1943 viene chiamato alle armi. Dopo l’8 settembre 1943, si rifugia sulle montagne della Liguria fino alla fine del conflitto.
1945-47
Dopo la guerra, lavora come disegnatore tecnico presso l’Amministrazione Comunale di Genova, ma presto lascia l’impiego per dedicarsi esclusivamente alla pittura. Si trasferisce a Milano e inizia a frequentare l’ambiente artistico di Brera, incontrando pittori come Fontana, Dova e Crippa. Il soggiorno a Parigi nel 1947, dove incontra critici e artisti come Wols e Camille Bryen, si rivela cruciale per il suo sviluppo stilistico. Scopre il lavoro di Van Gogh e Picasso, e analizza il Cubismo, stabilendo contatti significativi con Georges Braque.
1948
L’esperienza parigina influenza profondamente il suo stile, visibile nella sua seconda mostra personale alla Galleria Genova e L’Isola. Incontra importanti personalità del mondo dell’arte e della cultura, partecipando a incontri settimanali con artisti e figure del teatro. Visita la Biennale di Venezia e inizia a essere riconosciuto nel panorama artistico.
1949-50
Nasce il figlio Sebastiano. Lascia definitivamente il lavoro presso il Comune di Genova e si dedica completamente alla pittura. Entra in contatto con Tullio Mazzotti e lavora alla sua Manifattura ceramica ad Albisola. Espone alla XXV Biennale di Venezia e riceve un riconoscimento alla V Mostra regionale genovese.
1951-52
Partecipa al I Premio Borletti a Milano e tiene una mostra personale alla Apollinaire Gallery di Londra, insieme alla scultrice Sarah Jackson. L’incontro con Henry Moore e Francis Bacon lascia un’impronta duratura sul suo lavoro. Inizia un’importante collaborazione con Tullio Mazzotti e stabilisce amicizie con artisti come Lucio Fontana e Asger Jorn. L’attività espositiva si intensifica con partecipazioni a mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
1953
Riceve il Premio Gaetano Ballardini e partecipa a mostre di rilevanza nazionale e internazionale. La sua personale alla Galleria del Cavallino a Venezia rappresenta la sua prima grande esposizione monografica dopo Londra. Nonostante il legame con il gruppo degli spazialisti, mantiene una propria identità artistica.
1954
Viene premiato all’VIII Premio Michetti e partecipa agli Incontri Internazionali della Ceramica ad Albisola. Realizza opere ceramiche e riceve la Medaglia d’argento alla X Triennale di Milano. Esibisce a Buenos Aires e Firenze.
1955-56
Allestisce una mostra personale alla Galleria del Naviglio di Milano, con testi di Giampiero Giani e Édouard Jaguer. Le sue esposizioni continuano a espandersi a livello internazionale, con mostre a Bruxelles, Londra e Parigi. Partecipa a rassegne e pubblicazioni significative, mantenendo una rete di contatti con artisti e critici di rilievo.
1957-59
Stabilisce contratti con Carlo Cardazzo e Peppino Palazzoli e si trasferisce a Milano. Partecipazione a mostre cruciali come la VI Biennale di San Paolo del Brasile e la III Documenta di Kassel. Riceve il Premio Prampolini e continua a esporre a livello internazionale.
1960-61
Partecipa alla XXX Biennale di Venezia e vince numerosi premi. Espone negli Stati Uniti e in Francia, includendo le sue opere in importanti pubblicazioni. I viaggi e le esposizioni continuano a caratterizzare il suo percorso, contribuendo a consolidare la sua fama.
1962-63
Acquista una casa a Calice Ligure, trasformandola in atelier. Inaugura mostre personali in Italia e all’estero, partecipando anche a esposizioni internazionali come la mostra a Mosca e a Venezia. Pubblica un libro con litografie di Gianni Malabarba e prosegue il suo lavoro con successo.
1964-67
Mostre personali a Venezia, Torino e altre città. Partecipa a eventi internazionali e riceve premi significativi. Durante questo periodo, il suo lavoro continua a ricevere riconoscimenti e a essere esposto in importanti rassegne.
1968-69
Stabilisce una comunità artistica a Calice Ligure e realizza opere che riflettono il suo rapporto con Lucio Fontana. Espone a Roma, Torino e Milano, pubblica libri e partecipa a esposizioni in Francia. Il legame con artisti internazionali come Andy Warhol e Phillip Martin continua a influenzare la sua carriera.
1970
La carriera di Scanavino continua a essere caratterizzata da una crescente attenzione internazionale e un impegno continuo nella sua pratica artistica. Le sue esposizioni e riconoscimenti confermano il suo ruolo di rilievo nel panorama artistico contemporaneo.
Emilio Scanavino rimane una figura di grande importanza nell’arte contemporanea, il cui lavoro ha lasciato un’impronta duratura nel panorama artistico internazionale.
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